Il progetto ha luogo in un palazzetto circondato da un giardino privato, dalle sue finestre si scorgono le cime di grandi alberi secolari, intorno il silenzio carico di storia di un’area archeologica che è anche il parco urbano più grande d’Europa. Siamo nel cuore della Roma storica, vicino la via Appia Antica, in un quartiere che oggi, come duemila anni fa, lega la sua identità alla più importante fra tutte le strade dell’Urbe antica. Qui un appartamento è stato oggetto di un completo restyling per lasciare libero accesso alla luce in tutti gli ambienti.
L’ampio appartamento di 250 mq è cintato da terrazze per l’intero perimetro e vuole far coesistere al proprio interno dei rivestimenti moderni con l’arredo d’antan di pregio. L’ampio ingresso fa da spartiacque tra la zona giorno, le camere e gli spazi di servizio; il raggiungimento dei quali è suggerito da percorsi serpeggianti di led sul soffitto.
La zona giorno di rappresentanza è caratterizzata da un luminoso soggiorno di rappresentanza ed una cucina eclettica dal carattere moderno ricca di espedienti di illuminotecnica, dalle luci dell’isola che scendono come stalattiti, alle linee luminose che segnano la divisione dal parquet in legno e la pavimentazione in pietra. A dividere i due spazi vi è una vetrata in stile industriale che si sposa perfettamente con i legni che si declinano in diversi modi. Il parquet in rovere naturale, il tavolo in noce per la zona pranzo, i listelli in castagno che partono verticalmente per piegarsi e portare luce sul tavolo in ciliegio del soggiorno. Quest’ultimo, degli anni ’20, fa contrasto con le colorate sedie Zigpack, disegnate dall’architetto stesso per la Milano Design Week 2018 con il collettivo A.Profiles.
Nei corridoi in blu notte, nel tinello con le foglie di banano, nelle camere con eleganti ventagli pastello, le carte da parati sono un tratto distintivo degli ambienti.
La pavimentazione fa un cambio di veste nella zona notte, dal caldo rovere si fa spazio un nodoso ulivo. Il recupero di questo prezioso rivestimento è frutto di un laborioso lavoro di restauro. Nell’ala est la privacy è garantita, ogni camera si serve di un proprio bagno, una cabina armadio dedicata ed un terrazzo esclusivo. L’ala opposta invece ospita il blocco servizi con l’ampia lavanderia. Superato questo si raggiunge lo studio privato: un elegante ma moderno spazio di pensiero avvolto, come succede in altri ambienti della dimora, dal caldo legno ripreso negli arredi.